Lo ammetto, stamattina ho bidonato l’incontro con Pedro Sanchez per andare a una conferenza sui beni confiscati alle mafie.
Le aziende confiscate alle mafie in Italia sono 1.707; quelle sequestrate sono circa dieci volte tanto. Dall’inizio della crisi sono aumentate del 65%, un dato che dimostra che un sistema economico indebolito è più soggetto alle infiltrazioni delle mafie. La percentuale di aziende confiscate che falliscono è purtroppo alta, perché ancora mancano strumenti adeguati per il sostegno nella fase dell’emersione. Mediamente tra un sequestro e una confisca passano circa otto anni, un lasso di tempo che spesso compromette, insieme ad altri fattori, il futuro produttivo e occupazionale dell’azienda. Quando succede, è una sconfitta per tutti. Non lasciamo le cose a metà. È incredible che, come dice la Presidente della Commissione Antimafia Bindi, non ci sia un bene confiscato che non avesse prima un mutuo, e poi, invece, non si faccia credito a chi cerca di recuperarli a fini sociali. Nonostante questo fosco quadro un dato positivo e che fa ben sperare: sono centinaia le cooperative sociali o di produzione che, sorte grazie alla legge sui beni confiscati, danno lavoro a migliaia di persone.
Oggi qui a Bruxelles è stato presentato il progetto ICARO – Instrument to remove Confiscated Asset Recovery’s Obstacle, progetto di ricerca che è stato approvato ed è finanziato dall’UE, ed ha come partners ARCI, Università degli Studi di Milano, CGIL Lombardia, Avviso Pubblico, SAO e il CdIE. Nasce con l’obiettivo di favorire la conoscenza di questa realtà, e di proporre soluzioni che permettano alla gran parte di queste aziende di assumere valore sul mercato, rilanciando produttività e occupazione, e per trasferire la conoscenza di queste esperienze ai paesi dell’Unione Europea. In questo, il nostro ruolo nel Parlamento è fondamentale. Abbiamo un ordinamento all’avanguardia nel contrasto alla criminalità organizzata, tentiamo di farne patrimonio comune per l’unione.
C’erano anche Luigi Lusenti – ARCI Milano, coordinatore del progetto (Presentazione del progetto “ICARO – Strumenti per rimuovere gli ostacoli al Recupero delle aziende Confiscate”), Vincenzo Moriello – CGIL Lombardia (Aziende confiscate: situazione attuale e opportunità di recupero e sviluppo), Pierpaolo Romani di Avviso Pubblico, Anna Catasta del Centro di Iniziativa Europea, Fausto Durante (rappresentante CGIL Esecutivo CES) e Jole Garuti – SAO.