Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, ha usato parole che richiamano “direttamente” il “Mein Kampf” di Adolf Hitler e dovrebbe pertanto non solo abbandonare la corsa al Pirellone, ma “uscire dallo spazio politico” e ritirarsi “a vita privata”, afferma a Strasburgo, a margine della sessione plenaria, Elly Schlein, eurodeputata del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), eletta nelle file del Pd e poi passata a Possibile, il movimento di Pippo Civati oggi parte della lista unica Liberi e Uguali di Pietro Grasso.
MIGRANTI: SCHLEIN, FONTANA COME HITLER NEL MEIN KAMPF, LASCI LA POLITICA =
‘Inaccettabile parlare di razza e spazio vitale’
Strasburgo, 15 gen. (AdnKronos) – Il candidato del centrodestra alla
presidenza della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, ha usato parole che richiamano “direttamente” il “Mein Kampf” di Adolf Hitler e dovrebbe pertanto non solo abbandonare la corsa al Pirellone, ma “uscire dallo spazio politico” e ritirarsi “a vita privata”. Lo afferma Elly Schlein, eurodeputata del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), eletta nelle file del Pd e poi passata a Possibile, il movimento di Pippo Civati oggi parte della lista unica Liberi e Uguali di Pietro Grasso.
“Non credo – dichiara la Schlein all’Adnkronos, ai margini dei lavori della plenaria a Strasburgo – che si possa parlare di lapsus: credo
sia sistematico il ricorso ad un linguaggio che ci riporta ai tempi più bui della storia dell’umanità. E’ già un abominio di per sé parlare di razza, ma se in più la si accosta al concetto di spazio vitale, si richiamano direttamente le parole di Adolf Hitler nel Mein Kampf. Sono dichiarazioni inaccettabili, di una gravità inaudita, per
cui Attilio Fontana dovrebbe ritirarsi dalla corsa per la presidenza della Regione Lombardia, ma ritirarsi a vita privata e uscire dallo spazio politico”.
Fontana, ai microfoni di Radio Padania, ha paventato la cancellazione della “razza bianca”, per via dei migranti che trovano ospitalità in Europa. Peraltro, continua la Schlein, che è stata relatrice ombra per il gruppo S&D della proposta di riforma del regolamento di Dublino, si tratta di argomentazioni che “non trovano alcun riscontro nella
situazione attuale: ci siamo occupati della riforma del regolamento di Dublino, di cui anch’io sono stata relatrice”.
“Abbiamo visto i numeri – prosegue l’europarlamentare – in tutto il 2016 le richieste di asilo presentate nell’Ue sono state
1,3 mln. Certo, può sembrare un numero alto, ma siamo un continente di 500 mln di abitanti: si parla dello 0,25% della popolazione europea.
E’ lo stesso numero di rifugiati che ospita il Libano, con soli 4 mln di abitanti”.
“Sono fenomeni – aggiunge la Schlein – che vanno gestiti con soluzioni condivise, in cui ogni Stato membro sia tenuto a fare la sua parte sull’accoglienza, come abbiamo chiesto ed ottenuto nella riforma del regolamento di Dublino, senza il voto delle destre che si sono astenute oppure qualcuno addirittura ha votato contro. Servono soluzioni comuni, ma non è un’invasione: i numeri non dicono questo”.
L’europarlamentare, infine, non è del tutto convinta che l’uscita di Fontana sia stata casuale: “Sono convinta – spiega – che la Lega stia ammiccando da tempo ai fascisti: lo sta facendo in diverse occasioni anche il leader della Lega Matteo Salvini. Continuamente assistiamo a questo tipo di cose. Sono atteggiamenti inaccettabili – conclude – perché sdoganano parole che in uno spazio democratico non si dovrebbero nemmeno sentire”.