Skip to main content
Newsroom

ALLUVIONE, L’EUROPARLAMENTARE SCHLEIN (POSSIBILE) IN VISITA NEL BELLUNESE: “NON CALI ATTENZIONE SU DANNI E LAVORO DA FARE”.

Di 25 Novembre 2018Nessun commento
ALLUVIONE, L’EUROPARLAMENTARE ELLY SCHLEIN (POSSIBILE) IN VISITA NEL BELLUNESE: “NON CALI ATTENZIONE SU DANNI E LAVORO DA FARE”.

Belluno, 25 novembre 2018 – “Situazione grave, non cali l’attenzione sui danni e sul lavoro da fare. Le recenti alluvioni e il forte vento hanno avuto in questo territorio un impatto devastante. La risposta alla prima emergenza è stata efficace, anche grazie alla grande solidarietà dimostrata dalle comunità di montagna e dai volontari e all’assistenza di protezione civile, militari e vigili del fuoco da fuori. Ma c’è moltissimo ancora da fare: servono periti per una quantificazione precisa dei danni e interventi di messa in sicurezza delle strade. C’è da capire come salvare e stoccare il legname e cosa fare della ghiaia e dei materiali portati in grande quantità dai fiumi. Queste comunità e i loro sindaci non devono essere lasciati soli, a gestire le conseguenze enormi di quanto accaduto in un territorio che già ha una sua specificità e merita più supporto.
Questa visita è stata anche occasione utile per discutere in generale i problemi dei territori montani su cui sono necessarie una maggiore attenzione e maggiori risorse da parte delle istituzioni nazionali, regionali e anche europee.”

Lo ha affermato la europarlamentare di Possibile Elly Schlein, a margine della visita di oggi in alcuni territori del bellunese, Val Cordevole, Alleghe, Selva di Cadore, Colle Santa Lucia, Rocca Pietore e Sottoguda, duramente colpiti dal maltempo nelle scorse settimane.

“L’inedita violenza delle piogge e del vento, con migliaia di alberi caduti – ha continuato Schlein – ci ricordano come sia necessario mettere in atto, a livello nazionale ed europeo, politiche più incisive contro gli effetti del cambiamento climatico. Abbiamo una grande responsabilità verso le nuove generazioni su questo e dobbiamo rendere le nostre terre più resistenti e più resilienti. In questa direzione possiamo contare su fondi europei già disponibili e importanti. Le politiche di questi anni hanno spesso dimenticato queste comunità. Una tendenza che bisogna invertire. Servono politiche per evitare lo spopolamento: posti splendidi come questi, che hanno un grande potenziale da liberare, necessitano di supporto ai servizi e incentivi ad un utilizzo maggiore e diverso del territorio, che costituirebbe anche un investimento in maggiore sicurezza dello stesso”.


Leave a Reply