12 Novembre 2017
Ora si parla dei Paradise Papers. Ma dalla lista Falciani in poi, passando per LuxLeaks e Panama Papers, la fuga dalle tasse è un copione che si ripete. Mentre le misure di contrasto, spiega l’eurodeputata Elly Schlein, restano inefficaci
[…]Nelle lavatrici dei paradisi fiscali finivano 110 miliardi di dollari tricolore. Oggi sono rivalutati a 180, secondo l’autorevole istituto Tax Research di Londra. Siamo i primi evasori dell’Ue che perde 1.010 miliardi di euro in evasione (860) e elusione (150). Altro che manovrine: “E poi ci dicono che i soldi non ci sono, per giustificare i tagli al welfare, all’istruzione, alla ricerca…”, commenta indignata Elly Schlein, eurodeputata di Possibile, membro per Socialisti e Democratici della commissione d’inchiesta Ue sui Panama Papers: martedì il Parlamento di Strasburgo affronterà il tema dell’evasione. “Il fenomeno è gigantesco e Paradise Papers non fa altro che confermarlo. Stavolta vengono svelati i segreti dell’ottimizzazione fiscale praticata non solo in Italia e in Europa, ma in tutto il mondo, dalle multinazionali e dalle grandi fortune. Si sta spezzando il muro dell’omertà. Il problema non è soltanto etico. È legale. È la disparità davanti alla legge e davanti alle imposte”.
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