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30 gennaio 2020

Le neoconsigliera emiliana: “Guardo con interesse al processo che sta avviando il partito democratico, ma il punto non è dove vado io, ma se riusciamo a trovare un posto nuovo”

Ha ricevuto 22mila preferenze alle ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna. Ha messo in difficoltà Matteo Salvini incalzandolo per strada con domande sulle assenze delle Lega al Parlamento europeo, quando si doveva ridiscutere il trattato di Dublino. Elly Schlein è sotto i riflettori della politica italiana e in molti la vorrebbero coinvolta nel processo di rifondazione del Pd che – come detto da suo segretario – vuole essere sempre più un partito aperto. La prima a lanciare la proposta è stata la parlamentare dem, ed ex ministra, Marianna Madia. Sull’ipotesi oggi Zingaretti ha detto: “Schlein presidente? Dipende da lei e dal dibattito interno al partito”. E la nuova consigliera emiliano-romagnola, che del partito faceva parte – tanto da dare vita a OccupyPd ai tempi dei 101 di Prodi – risponde: “Ogni attestazione di stima fa piacere, ma per ora sto bene dove sono”. Ed ha aggiunto: “Guardo con interesse e rispetto al dibattito sul processo che sta avviando il pd- risponde schlein- ma il punto non è tanto dove vado io, il punto è se riusciamo tutti insieme a trovare un posto nuovo, che tutti possano sentire come casa, e dove vederci per discutere come ricostruire l’intero campo progressista, ecologista, civico e della sinistra, su basi nuove”.

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