“Avremmo voluto vedere più coraggio nella Comunicazione della Commissione della settimana scorsa sulla necessità di riformare il Sistema Europeo Comune d’Asilo, con una sola posizione forte anziché diverse alternative, e chiedo con forza alla Commissione di non lasciarsi trascinare dagli egoismi dei governi verso il solito e fallimentare approccio securitario.
Noi siamo disposti a lavorare solo su una riforma ambiziosa e complessiva di Dublino, non su ritocchi cosmetici.
Che senso avrebbe affermare, come facciamo qui, che Dublino è finita, che non funziona e che va superata, e poi fermarsi a una “Dublino plus”? Sarebbe un accanimento terapeutico.
La relazione chiede chiaramente di mettere al centro la solidarietà e l’equa ripartizione delle responsabilità, e chiede di superare definitivamente il criterio del primo paese d’accesso, ma si spinge anche più in là, verso una centralizzazione dell’esame delle richieste d’asilo, che diventerebbero responsabilità europea.
Quello che accade a Idomeni è motivo di vergogna per ogni europeo. Persone che non dovrebbero nemmeno essere lì, se i governi si fossero presi le loro responsabilità e avessero mantenuto i loro impegni sui ricollocamenti. Deve essere chiaro che finché i ricollocamenti non partono per davvero, l’intero sistema non può funzionare.”
Qui il video del mio intervento in aula.
