Insieme a Sergio Cofferati, nei prossimi giorni chiederemo chiarimenti alla Commissione Europea con una interrogazione sul tema della flat tax, che appare in palese violazione del principio di leale cooperazione tra gli Stati Membri in materia fiscale.
La flat tax per i residenti stranieri ad alto reddito presentata dal Governo Italiano è infatti una misura profondamente sbagliata e sleale che avvicina l’Italia ai paradisi fiscali. Rappresenta una misura dannosa per i normali contribuenti e sleale verso gli altri paesi e verso i partner europei. Il provvedimento ha un unico obiettivo: sottrarre introiti fiscali agli altri stati, a vantaggio dell’1% più ricco dei contribuenti, dei Paperoni.
Come si può continuare sulla strada della competizione fiscale sfrenata tra governi che appartengono alla stessa Unione? Si tratta di una misura inaccettabile a maggior ragione dopo lo scandalo dei Panama Papers e il dichiarato impegno del governo italiano contro evasione ed elusione, che ancora una volta non regge alla prova dei fatti. Si sceglie di nuovo di privilegiare manager ed altri contribuenti ad altissimo reddito, a danno di lavoratori e piccole e medie imprese e di tutti i cittadini. Se l’Italia vuole contribuire a cambiare l’Europa, e a salvarla, non è certo questa la strada.